Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Cristo
Spunti e motivi cristiani nella poesia pagana antica
studio dell’influenza esercitata dalla letteratura cristiana sui pagani; derivazione di motivi dalle Sacre Scritture e dagli autori cristiani (relativamente a S.: influenza del Nuovo Testamento su HOE)
Giustizia e “carità” nel pensiero greco-romano, II
per S. ogni uomo deve essere sempre rispettato perché è un uomo dotato di ragione in rapporto con altri uomini; le dottrine dello stoicismo romano che egli fa proprie precorrono la buona novella di Cristo: non meraviglia per questo che i primi Cristiani tenessero in considerazione S., considerato cristiano ante litteram, e che non tardasse a sorgere la leggenda dell’epistolario tra S. e S. Paolo
Mundi conservatio, Pagan and Christian
analogie anche lessicali tra l’oratio della Messa per la quarta e la settima domenica dopo Pentecoste e la preghiera di Ercole in HFU 926-929; 935-936; 937-939 a proposito del tema della mundi conservatio; differente atteggiamento: umiltà cristiana e hybris pagana; tema del rapporto con la divinità che si esprime nella preghiera
Hercule et le christianisme
studio della figura di Ercole; analogie e differenze tra il personaggio di Ercole nel mito e nella speculazione filosofica e la figura di Cristo nel Vangelo e nella cristologia; concezione stoica del Logos; presenza in S. di uno schizzo di teoria dell’incarnazione e identificazione di Ercole con la ratio divina (in BNF) e sua funzione di conservatore e salvatore in quanto Dio (HOE); influsso della speculazione stoico-cinica sullo sforzo dei cristiani di interpretare il ruolo e la persona di Cristo.
Testimonium animae naturaliter Christianae in Senecae scriptis eiusque morte
esame di PST 102; spirito cristiano dimostrato da S. in PST (e. g. 26; 27; 41; 45; 65; 71; 73; 76); consonanze con i Vangeli; morte di S
Parallels to the N.T. use of σῶμα
rassegna di luoghi paralleli all’uso di sw=ma in N.T.; uso di corpus come «Stato» negli stoici tardi; accezioni del vocabolo in S.: affinità con gli stoici tardi in CLM; fortuna della metafora di corpus come «Stato» negli autori della tradizione giudaico-ellenistica
Epistolae Senecae ad Paulum et Pauli ad Senecam edidit Claude W. Barlow
fortuna di SPL nel medioevo; tradizione dell’aderenza di S. alla dottrina del Vangelo; lingua e stile di SPL; testimonianze di autori antichi; mss.; edizioni; testo critico di SPL e traduzione inglese con note; bibliografia; indici
Christus Senecae auditus [sic]
un foglio mancante in tutti i mss. di LDS, posto fra i capitoli 7 e 8, non sarebbe scomparso per caso, ma sarebbe stato tolto da un cristiano in quanto contenente una definizione poco degna di Cristo; correzioni a LDS; in 1, 1 leggere verum proverbium fecerat, regem fatuum nasci oportere, oppure verum proverbium fecerat: aut regem aut fatuum nasci oportere; in 4, 1, 18 animis al posto di nimis; in 4, 2 medicos al posto di comoedos; in 5, 4 Caesarem se esse significans ait; in 8, 1 aliquid in eo Stoici dei iam video: nec cor nec caput habet; in 8, 2 «quateret – inquit – germanam sororem suam» al posto di «quare – inquit – quaero enim sororem suam»; mensm al posto di mensem; in 8, 3 stulte non è vocativo, ma avverbio e stude è grafia di stupide; leggere inquit al posto di inquis; in 10, 3 quam canis adsiit al posto di quam canis adsidit; muscam exiare in luogo di excitare; in 14 Datur al posto di Non datur
De gentilitatis sumptuaria ratione apud Senecam
gli scritti di S. costituiscono un tramite dall’antica sapienza pagana al Cristianesimo